Comincerò forte, sembrerò stronzo (e non lo sono, garantito!) ma voglio essere sincero perché la strada del fotografo può essere tanto luminosa quanto irta e piena di trappole! (anzi, scopriremo sin da subito come le trappole battono di gran lunga le soddisfazioni😅)

Più che un blog nel vero senso della parola, cioè di quei blog che insegnano, che illustrano la via maestra, vorrei sia una pagina libera dalle inutili congetture che tengono legati al web molti e molti più fotografi di quanto pensiate (o almeno, di quanti pensavo!).
Vorrei che sia davvero la mia piccola oasi di libertà dove ogni sfogo non sfoci in chilometriche sbrodolate di saccenti commenti (vedi social network) ma dove anche chi legge possa sentirsi libero di non dire nulla, ragionare e magari chiudere la pagina e mandarmi a fare in culo, in silenzio…(Arte ormai persa sui social network) …. Oppure offrirmi una birra o invitarmi ad una mostra per parlare più concretamente degli aspetti che andrò di volta in volta ad evindeziare.

Nel mondo dei continuo workshop, della continua spasmodica ricerca di ribalta ad ogni prezzo e a ogni condizione vorrei prendermi un po di tempo tutto mio ed un nuovo spazio per continuare a credere: uno spazio per scrivere della (mia) fotografia in modo semplice, diretto, vero… per l’appunto libero!
Libero dagli schemi che ci tengono stretti a meccanismi quasi nuovi ma ormai già vecchi.
Libero da congetture che ci vogliono sempre puntuali nelle pubblicazioni e sempre appetibili in termini di visibilità.
Tutta roba ad appannaggio dell’egocentrismo e di prerogative da cui mi distacco profondamente.
Perché oggi, a dirla tutta, è un po cosi.
Parlo di oggi perché non posso parlare di ieri non avendolo vissuto. (Messaggio subliminale agli storici di fotografia che ogni volta rispondono con un “lmica state inventando la fotografia”). Ok , va bene, ma io sto vivendo la fotografia oggi, forse in uno dei picchi di maggiore “down” della storia dell’uomo e di conseguenza della sua – e la sto vivendo con le difficoltà, le incazzature, la speranza e la tenacia di chi sta cercando di trasformare la passione nel lavoro della sua voia, nel 2019, quasi 20, – a Roma, gli eroi esistono e non è poco –